mercoledì 29 maggio 2013

CUPOLA SARACENA E TESTA DI MORO (rivisitazione della cassata siciliana con cous cous dolce)

Questo dolce mi è stato ispirato dalla bellezza della mia città, Palermo. Le sue contaminazioni arabe, le rosse cupole che spiccano nel cielo di quell’azzurro intenso che solo la luce della Sicilia regala, l’odore del cibo per strada, i venditori ambulanti che “abbannìano” la loro mercanzia, i gelsomini fioriti che regalano ai passanti un dolce e intenso profumo, il mare e l’odore della salsedine, le notti serene sulla spiaggia di Mondello tanto limpide da credere di poter prendere le stelle solo allungando una mano, sono una continua “sfida” per i sensi, provocando l’anima e facendo ardere di passione per la vita.
Ho provato a trasferire tali emozioni nella mia dolce creazione, elaborata ma non di difficile realizzazione. Basta la passione per la cucina e un pizzico di pazienza, conditi dal “piacere di dare piacere”.
Ho indicato gli ingredienti per una sola "cupola" in modo tale che vi possiate gestire in base agli invitati che vorrete deliziare con questo scenografico dolce.




























martedì 7 maggio 2013

AGGRASSATU (CARNE ALLA GLASSA)

L’Aggrassu, in italiano Carne alla glassa, è un brasato ed è forse il principe dei piatti di carne della cucina palermitana. Era una ricetta della tradizione domenicale delle famiglie perché la glassa veniva usata per altre preparazioni durante la settimana, ad esempio per condire la pasta. Si ritrova anche nella tradizione gastronomica napoletana, retaggio dei cuochi di quello che fu il Regno delle Due Sicilie esistito tra il 1816 e il 1861 e di cui Palermo fu la prima Capitale. I Monzù (o Monsù) – traduzione dialettale siciliana e napoletana della parola Monsieur-  erano i capocuochi delle case nobiliari siciliane e campane, che in genere francesi non erano, ma che ebbero la capacità di creare una cucina nuova e raffinatissima inserendo elementi francesi nei piatti della tradizione.