mercoledì 8 aprile 2015

Fondant au chocolat. Orgasmo per il palato


Le festività pasquali lasciano principalmente due eredità: i chili di troppo, che in vista dell’estate si provano a smaltire prima di indossare il costume, e montagne di cioccolato di cui in genere non si sa che farsene e che, dopo i primi giorni di assalto all'uovo di Pasqua, rimane tristemente avvolto nella tipica carta colorata e luccicante.
Bene la ricetta che voglio proporvi oggi sicuramente non vi sarà d’aiuto per la prima impresa, ma la sua bontà vi farà mettere da parte tutti i buoni propositi ed aprire un sorriso si soddisfazione alla faccia della dieta.
Si tratta del fondant au chocolat, una delle torte più cult di Francia dove ogni donna vi dirà che la sua ricetta è la migliore che esista, un po' come a Palermo per la pasta con le sarde. Gli ingredienti sono sempre gli stessi: cioccolato fondente, burro, uova, zucchero e farina o maizena ma con dosi e procedimenti differenti. Dopo aver fatto delle ricerche in rete e letto decine di ricette ho deciso di provare, facendomi guidare dalle mie sensazioni e da un minimo di conoscenza gastronomica, la ricetta della mia omonima Monique Donnet di Miel & Ricotta. E vi confermo che è superlativa!

Mantenendo proporzioni e procedimento ho fatto solo due piccole variazioni, al posto del cioccolato fondente al 64% ho utilizzato quello al 75% ed ho aggiunto all'impasto un pizzico di vanillina e di sale.

La caratteristica del fondant è il cuore morbido anche se ognuno, visto che tutto è relativo, ha la propria idea di morbidezza. Tutto sta nei tempi di cottura; quindi più si vuole il cuore "fermo" più si fa cuocere.
È facile da realizzare seguendo alcune semplici regole: utilizzare solo cioccolato fondente; stare attenti a non far fare grumi all'impasto; cuocere a temperatura bassa; sfornare quando si è formata una croccante crosta sopra ma il centro è tremulo come un budino; togliere dalla teglia solo quando è completamente freddo per scongiurarne l’inevitabile collasso.


Ed eccovi la ricetta di Monique rivisitata da Monica, cioè io.

Ingredienti: 200 gr di cioccolato al 75%; 200 gr. di burro; 150 gr. di zucchero; 4 uova; 100 gr. di maizena o di amido di grano; una bustina di vanillina; un pizzico di sale; 2 cucchiai circa di cacao amaro in polvere per definire.

Procedimento: sciogliere a bagnomaria, stando attenti a non far bollire l’acqua, il burro e il cioccolato tagliati in pezzi. Quando saranno fusi e formato un composto liscio, aggiungere lo zucchero e mescolare affinché si amalgami. Mentre si lascia raffreddare il composto, ungere con della margarina una teglia di 18 cm con bordo sganciabile avendo cura di mettere sul fondo un disco di carta forno. A questo punto, con delle fruste, incorporate al composto le uova una alla volta, aggiungendo il successivo solo quando quello precedente è stato ben assorbito. Aggiungere in quattro volte la maizena setacciata, il sale e la vanillina, lavorare finché l’impasto non risulti ben omogeneo e liscio e, dunque, versarlo nella teglia precedentemente preparata. Infornare per 25 minuti in forno preriscaldato a 150°C. Verificare che si sia formata la crosta in superficie e che il centro sia morbido. Spegnere il forno e lasciare raffreddare. Sformare solo quando il gateau sarà completamente freddo e servire spolverato di cacao amaro.

È un orgasmo per il palato… A buon intenditor poche parole!
P.S.: Il giorno dopo è ancora più prelibato e, inoltre, Monique, inutile dirti che il mio è più buono di quello tuo.


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