Ma, in realtà, cos'è il peccato.
Se tutto è relativo, anch'esso lo è; foss'anche solo per il semplice sillogismo
che lo sostiene. Se è peccato: soddisfare le proprie pulsioni (sempre non
facendo male ad altri); non accettare le regole come dogmi; non sottostare al
potere (qualunque esso sia); non uniformarsi; sapersi porre dei dubbi, allora
sono una peccatrice.
Si, lo sono, anche perché quel
frutto l’ho colto e l’ho anche cucinato. E il risultato è stato un’eccellente cotognata.
Volete diventare dei bravi peccatori
anche voi?
Ecco la ricetta. Quella antica.