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lunedì 17 giugno 2013

Semifreddo di ricotta e cocco rapè

Questa ricetta non è tipicamente siciliana ma tra gli ingredienti vi è la regina protagonista di molti dei nostri golosissimi dolci ma anche di tanti piatti salati: la ricotta di pecora. Il nome di questo formaggio fresco - che proprio formaggio non è - deriva dal procedimento con cui viene ottenuto. La "ricotta", così come suggerisce il nome stesso, si ottiene infatti dal siero residuato dalla lavorazione del formaggio, con l'aggiunta di una piccola percentuale di latte, che, attentamente filtrato, viene riportato lentamente ad ebollizione con l'aggiunta "ru quagghiu" (il caglio: insieme di proteasi che aiutano la coagulazione delle caseine idrofobe) e mescolato con "u minaturi" (attrezzo che serve perrompere la ricotta) fino a quando non si formano i fiocchi di latte che vengono raccolti con un ramaiolo bucherellato e posti nelle "fascidde" (fascelle).
A voler cercare altre attinenze, anche il cocco, soprattutto quello fresco, fa parte ormai delle abitudini culinarie dei siciliani. Chi, infatti, non ha mai mangiato un bel pezzo di cocco agghiacciato sdivacato su una delle nostre magnifiche spiagge allettato dall'abbanniata "cocco bello, cocco fresco"?
E poi, c'è anche il profumo dell'olio essenziale di limone dovuto dall'aggiunta della scorza grattugiata dell'imperatore degli agrumi.
Bando alle ciance, ecco la ricetta, peraltro semplicissima: