mercoledì 31 maggio 2017

Gnocchi di patate con farina di grano Antille


Se è vero che “siamo ciò che mangiamo” - parafrasando Feuerbach - significa che il cibo influenza non solo il nostro corpo ma anche la nostra coscienza e il nostro modo di pensare. Proprio per questo dovremmo porre maggiore attenzione a cosa ingurgitiamo. Una pietanza per essere gustosa non deve necessariamente essere elaborata, ma deve essere fatta con ingredienti di prima qualità. E questo implica utilizzare prodotti a km zero – come si usa dire oggi – e realizzati senza l’aiuto della chimica. Scegliere delle buone materie prime, dunque, significa non solo essere più attenti a noi stessi ma anche rispettare il territorio di provenienza e il lavoro di chi le produce. Questo tipo di scelta innesca anche dei cicli virtuosi per l’ambiente e chi lo abita.

Ultimamente ho scoperto un’ottima farina di grano tenero prodotta dall'azienda agricola Di Traglia con grano coltivato a Bracciano, a pochi chilometri da dove abito per buona parte dell’anno. È della varietà Antille, molito a pietra, ricco di germe di grano e dunque di sostanze nutritive. Non è trattato con il glifosato (un erbicida, valutato dallo IARC come probabile cancerogeno, che oggi va di moda per fare maturare il grano più in fretta) ed ha un  sapore genuino ed antico. Sapete che in genere non dico le marche dei prodotti che uso, ma credo sia giusto celebrare l’eccellenza che proviene dal sudore e dal sacrificio di uomini, come Andrea e Marco, che ancora credono e puntano sul valore della qualità.


Ho usato la loro farina per realizzare diversi piatti: la sfoglia per i ravioli del plin, un pan brioche salato, un ciambellone allo yogurt e gli gnocchi di patate con erba cipollina. Ed è proprio di questi ultimi la ricetta che oggi vi propongo.