Quando ero bambina mi capitava di
passare lunghi pomeriggi a casa della zia Mimma, una delle sorelle di mia
madre. Mi piaceva andare da lei perché c’era Lessie, un collie scozzese bianco
e nero dolcissimo. Ricordo che mi faceva mettere a cavalcioni su di lui e,
aggrappata alla sua lunga criniera, mi portava in giro per la casa. Un altro
ricordo è quello di una buonissima zuppa di cannellini e vurrani (borragini,
per i non siculi) che la zia preparava nelle fresche giornate autunnali.
Ecco, la ricetta che voglio
condividere con voi è una rivisitazione di questa zuppa, dove al posto della
borragine ho utilizzato i tenerumi, cioè le foglie della Lagenaria Longissima in palermitano
detta “’a cucuzza luonga”.
Lo so, lo so, sono prettamente estivi ma,
incredibilmente, il mio orto continua a regalarmene ancora in abbondanza.
I tenerumi, chiamati così nel
palermitano, perché se ne mangiano i germogli e le foglie più tenere, hanno un
sapore dolce e delicato, proprietà diuretiche e rinfrescanti, un basso apporto
calorico e un’alta digeribilità. È una verdura, insieme al suo frutto, ricca di
vitamine e sali minerali adattissima a qualsiasi tipo di dieta.
Tante sono le ricette più o meno
tradizionali dove vengono utilizzati sia i tenerumi che la zucchina. Oggi ve li
propongo in associazione con i fagioli cannellini, che arricchiscono la ricetta
di proteine rendendolo così un piatto unico, dietetico e indicato per chi, per
scelta o per necessità, non può mangiare la carne.
Ingredienti (per 4
persone): 400 gr. di fagioli cannellini; 1 mazzo di tenerumi; 1 spicchio
d’aglio, 1 grossa cipolla bianca; 2 carote; 1 foglia d’alloro; olio extra
vergine d’oliva; sale e pepe q.b.
Procedimento:
Mettete i fagioli a bagno in acqua fredda per almeno 12 ore. Passato questo
tempo, nettate i tenerumi, eliminate le parti dure ed i viticci, e lavateli
bene. Sbucciate aglio, cipolla e carote. Il primo lo lasciate intero, mentre la
cipolla e le carote e li riducete in cubetti.
In una capiente pentola – meglio
se di coccio o di rame – mettete tutti gli ingredienti, eccetto il sale e
l’olio, ricoperti a filo di acqua e fate cuocere per almeno due ore a fiamma
molto moderata. Ricirdate di aggiungere il sale a metà cottura circa. La zuppa
sarà pronta quando i fagioli cominceranno a sfaldarsi e si creerà un sughetto
denso e corposo.
Servitela con un filo di olio a
crudo, una macinata di pepe e, se volete, dei crostini di pane.
Buone cose lunghe e calde a
tutti!
Suggerimenti:
potete anche aggiungervi la pasta. In questo caso io, allungo un po’ d’acqua e,
raggiunta nuovamente l’ebollizione, vi aggiungo della pasta lunga spezzata. A
me piace “maccusa”, cioè densa, voi preparatela come più preferite.
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