Nelle
mattine invernali, all'inizio del giorno quando ancora il sole non splende
alto, l’aria è rarefatta e pungente. La Conca D’Oro inizia ad illuminarsi e la
sua luce è incantevole. In giardino l’odore forte della terra umida si mescola
al profumo intenso degli agrumi. Pendono dagli alberi come addobbi natalizi,
con i loro colori sgargianti in mezzo a sfumature di verdi accesi. Immersi in
un’atmosfera fiabesca, bambini, io e mio fratello, rimaniamo ammaliati a
sentire il suono della natura che ci avvolge.
I miei preferiti sono i
mandarini, lucidi, arancioni, aromatici e dolci. Li guardo pendere fieri della
loro bellezza che attrae: “Prendimi! Prendimi!” sembrano sussurrare e mi fanno
pensare alle sirene di Ulisse che sto studiando a scuola. “Mamma, possiamo?”.
Autorizzati con un cenno, ci fiondiamo a cercare i frutti più belli per
riempire la cesta che nostra madre ci ha dato; ma prima è obbligo farne una
sostanziosa scorpacciata.
Questi
ricordi di qualche tempo fa, mi sono stati evocati da un gradito regalo che mio
fratello mi ha fatto qualche giorno fa: un cesto colmo di mandarini appena
raccolti. Alcuni li ho mangiati subito, gli altri li ho trasformati in
buonissima marmellata. Eccovi la ricetta, semplice, veloce e genuina.
Ingredienti: 1 kg di mandarini (già nettati e
pronti alla cottura); 1 kg di zucchero semolato; un pizzico di sale; il succo
di mezzo limone.
Procedimento: Sbucciate i mandarini. Da metà
delle scorze eliminate con un coltellino l’albedo - la parte bianca – perché
potrebbe conferire un gusto troppo amaro alla conserva. Tagliate i mandarini in
sottili fette in un piatto, così da non perderne il succo, e rimuovete i semi
(le ossa, diremmo a Palermo, dove non si sa per quale ragione ai frutti vengano
associati termini anatomici…ma questa è un’altra storia). Riponete tutti gli
ingredienti in una pentola, meglio, ça
va sans dire, se di rame, e fate cuocere per circa 15 minuti su fiamma
vivace. Trascorso questo tempo, tritateli con un frullatore ad immersione tanto
quanto vi sembra necessario (tutto dipende da come preferite la texture della
marmellata). Continuate a cuocere per altri 10 minuti o fin quando il liquido
di cottura scenderà ad intermittenza, e non a filo, dal cucchiaio. Spegnete il
fuoco e invasate rapidamente, avendo cura di riporre i vasetti sottosopra così
da far sterilizzare il coperchio. Rigirateli dopo 5 minuti e lasciate
raffreddare avvolti da una “manta”,
conosciuta da i non siculi come coperta.
La marmellata
è pronta per essere gustata come più vi piace, anche con i formaggi aromatici
come i pecorini al pepe o allo zafferano.
Buone cose genuine
e odorose a tutti!
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