Ingredienti:
1 kg. di lacerto (o di magatello o di girello[1]); 1 kg. di cipolle bianche; olio extra vergine d’oliva; burro; sale e pepe; rosmarino; ¼ di bicchiere di vino bianco o di marsala secco. Io aggiungo anche 2 carote qualche grano di pimento, un pezzetto di stecca di cannella, qualche ago di rosmarino e un chiodo di garofano (ingredienti facoltativi che utilizzo per “caratterizzare” la preparazione).
Procedimento:
Mettere in una casseruola tutti gli ingredienti,tranne il sale, e ricoprire d’acqua. Far raggiungere il bollore a fiamma sostenuta, quindi ridurla e lasciare cuocere per almeno tre ore. A metà cottura aggiungere il sale. Trascorso il tempo indicato, spegnere il fuoco, estrarre la carne e lasciarla intiepidire prima di tagliarla a fette spesse. Ridurre in purè la salsa con un frullatore ad immersione. Adagiare le fette di carne su un piatto da portata, irrorarla con la “glassa” e contornarla con grossi spicchi di patate fritte.
Consiglio: la “glassa” che rimane usatela pe rcondire agnolotti, riso, spaghetti o quant'altro vi ispiri, ma non lasciate che si perda…sarebbe un vero peccato (di gola).
[1] Io, in verità, mi faccio dare dal “carnezziere”, così vengono chiamati a Palermo i macellai, un tocco di secondo taglio come il girello di spalla o una parte del collo perché, anche se un po’ meno bello da presentare, essendo più grasso è più gustoso e morbido.
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