Pesce al cartoccio |
Si mormora che il
pesce sia uno dei cibi più difficili da cucinare... Tutti fissarìi (Tutte
fandonie, in siculo).
Il pesce va, a mio
modesto parere, cucinato in modo "sobrio" perchè sono convinta che
gli alimenti che hanno già insita una sapidità decisa debbano essere rispettati
nella loro natura e gusto (sottolineo che, peraltro, io preferisco i gusti
semplici, anche se preparo anche dei piatti molto elaborati e di sapore forte
come tradizione sicula vuole).
Tornando al pesce, lo
dobbiamo trattare sempre molto rapidamente e senza aggiungere troppi elementi
di disturbo e, soprattutto, dobbiamo saperlo scegliere fresco e di giusta
provenienza.
La ricetta che vi
propongo è semplice e veloce, per la quale non vi darò neanche le quantità
degli ingredienti. Lascio scegliere voi, in base al vostro personalissimo
gusto.
Una volta procurato
il pesce (in questo caso è un pagello, il palermitano paolotto)
evisceratelo e squamatelo, se il pescivendolo non l'avesse già fatto, e
sciacquatelo rapidamente sotto l'acqua di cannolo (rubinetto). Esiste anche una
corrente di pensiero secondo la quale il pesce non va lavato, ma si un vi siddìa jo 'na sciacquattiedda c'ha rugnu (se non vi dispiace, io una sciacquatina
gliela do).
Preparate dei fogli
di carta stagnola di misura tale che possano avvolgere bene il pesce. Ponete un
pesce su ogni foglio di carta e conditelo con sale, mezza fettina di limone per
parte e mezza nella pancia, e olio extravergine d'oliva (potete aggiungere poco
origano, qualche fettina d'aglio, qualche foglia di prezzemolo o qualche stelo
di erba cipollina e/o ciò che più vi piace).
Chiudete “a pacchetto”
avvicinando i lembi del foglio d'alluminio e ponete in forno caldo a 180/200
gradi C per circa mezz'ora se il pesce è di media dimensione, aumentando o
diminuendo il tempo in base alla sua grossezza (per capire se è veramente
cotto, controllate aprendo un cartoccio, aprendolo con cautela perchè rischiate
di “abbruciarvi” (bruciarvi) le mani con il vapore,
e guardategli gli occhi, se sono diventati bianchi lattiginosi (per la prova
del nove - staccare con delicatezza la polpa dalla lisca all'altezza della
testa, se si separa facilmente è pronto). Servire nello stesso cartoccio nel
quale si sarà formato un buon sughetto profumato di mare.
A favorire e prosita
Suggerimenti: Io ci
abbinerei un buon Grillo freddo...poi fate vobis
P.S.: Una variante
sempre facile ma più raffinata è la preparazione alla Bercy...ma sti cosi francisi (queste cose
francesi) le
rimando ad una prossima volta.
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