...Pur riconoscendo che uomini nutriti male o grossolanamente hanno
realizzato cose grandi nel passato, noi affermiamo questa verità: si pensa si
sogna e si agisce secondo quel che si beve e si mangia...
(Il Manifesto della cucina futurista, F. T. Marinetti, 1931)
(Il Manifesto della cucina futurista, F. T. Marinetti, 1931)
Marinetti e Fillìa lo scrissero
sull’onda della “rivoluzione culturale” dei primi del Novecento. Nel Manifesto,
riprendendo il pensiero filosofico di altri passati esponenti del pensiero occidentale,
viene affermato il ruolo centrale della cucina nella vita delle persone, tanto
da venire equiparata alle arti più “nobili”, come la letteratura e le arti
figurative.
Il Manifesto, oltre
all’eliminazione della pasta asciutta, predica l'abolizione della forchetta e
del coltello per avere un piacere tattile prelabiale; la soppressione dei condimenti
tradizionali, del peso e del volume degli alimenti e delle discussioni troppo
impegnate e sulla politica a tavola; auspica la creazione di «bocconi
simultanei e cangianti», invita i chimici ad inventare nuovi sapori e
incoraggia l'accostamento ai piatti di musiche, poesie e profumi.
Le loro idee sono state
ampiamente riprese nella Nouvelle Cousine Italiana e portate avanti negli anni
da chef avanguardisti.
“Assaggi di futurismo” mi è stata
ispirata dalle “visioni” di questi grandi letterati ed artisti del passato ed
ho proposto la mia folle idea agli Holy Cadillac, che essendo più pazzi di me,
l’hanno gradita ed accettata.
Senza avere la presunzione di
equipararci a loro, abbiamo sperimentato l’ensamble cucina e musica provando a
creare sinestesie sensoriali utili a nutrire il corpo ed alimentare l’anima.
Il menu ha previsto alcuni piatti originali della cucina futurista - Il
“Carneplastico” (che io ho servito con un ridotto di carrube e della misticanza) e le “Bombe intelligenti” (il cui nome originale è Bombe su
Adrianopoli, servite con una marmellata di pomodoro, basilico e pepe nero) - ed alcune mie creazioni: il “Porco ascetico”, gli “Anelli
mitologici”, la “Gelatina sorpendente”.
Ph: Franco Romito |
La serata l’abbiamo realizzata
presso l’Enoteca Letteraria Vino Divino, il cui proprietario, Pasquale Lombardo,
è uomo di vedute avanguardiste. Ma devo anche ringraziare lo staff dell’Enoteca
e soprattutto lo chef Antonio Genchi senza il quale mi sentirei perduta durante
queste serate.
P.S.: Un ringraziamento
particolare va alla mia “sorellina al contrario”, Antonella Cacioppo, che mi
sostiene nella follia.
Ricetta “Anelli Mitologici”
Ingredienti per 4 persone:
4 calamari di circa 250 gr ciascuno; farina 00; sale. Per la maionese: 1 uovo; 1 cucchiaino raso di sale; 2
cucchiaini di zucchero; il succo di mezzo limone; 100 ml di aceto di vino
bianco; 2 cucchiaini di aglio liofilizzato; olio di semi; una bustina di
colorante blu. Per la mise en place:
4 barchette e 4 stecchi di bambù; sac à poche con bocchetta a stella; confettini
argentati.
"Anelli Mitologici" Ph: Franco Romito |
Procedimento:
Pulite i calamari, spellateli e tagliateli ad anelli. Sciacquateli sotto l’acqua
corrente ed asciugateli con della carta da cucina. Nel frattempo preparata la
maionese, mettendo tutti gli ingredienti in un contenitore alto e lavorateli
con il frullatore ad immersione andando aggiungendo l’olio di semi a filo fin
quando non raggiunge una consistenza ben ferma. Mettetela nel sac à poche e
distribuitela, creando delle “onde”, nelle barchette di bambù. Spargetevi sopra
alcuni confettini argentati.
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