Non per forza le preparazioni devono essere molto
elaborate per essere buone; anzi, a dire il vero, io prediligo i piatti
semplici nei quali si può meglio apprezzare il gusto degli ingredienti
utilizzati. La cucina del quotidiano, peraltro, deve essere adeguata allo stile
di vita contemporaneo che richiede una quantità moderata di calorie, visto che
le nostre giornate si svolgono abbastanza sedentariamente.
La ricetta che vi propongo in questo articolo vede
come protagonista la regina delle tavole estive siciliane: ‘a mulinciana (la
melanzana in lingua sicula).
Il nome proviene dall’Arabo al-badingian. In Italia inizialmente venne chiamata petonciana o petonciano o anche petronciano
ma, per evitare fraintendimenti sulle sue proprietà alimentari, la prima parte
del nome venne cambiato in mela - il
frutto per antonomasia - dando così origine al nome melangiana e poi melanzana. Popolarmente, il suo nome veniva
interpretato come mela insana,
proprio perché non è commestibile cruda in quanto tossica.
Le origini della melanzana, che fa parte della
famiglia delle Solanacee, non sono ben conosciute. Pare provenga dalle zone
calde dell’Asia Meridionale, possibilmente dall'India Orientale, dove nasceva
spontaneamente e veniva consumata conservata in salamoia e arricchita con
spezie piccanti. Ortaggio sconosciuto ai Greci e ai Romani, la melanzana
approdò in Sicilia intorno al 1300 ad opera degli Arabi che già dal XII secolo
ne avevano scoperto le preziose virtù alimentari e la coltivavano in tutto il
Nord Africa. A partire dal 1440, ad opera di alcuni Carmelitani, si diffuse
anche in tutto l'Occidente e quindi in Europa, ma solo dove per questioni
climatiche era possibile coltivarla. Nel 1550 Italiano Soderini, naturalista
italiano, la cita nel suo Trattato della coltura degli orti e giardini.
Questo ortaggio per molto tempo non riscosse alcun successo, si riteneva
addirittura che potesse provocare la pazzia.
In particolare, nella mia ricetta ho utilizzato la melanzana
tunisina, appellativo palermitano della melanzana viola tonda.
Ingredienti (per 4 persone):
2 grosse melanzane tunisine; 2 spicchi d’aglio; sale e pepe; olio EVO q.b.;
origano; carta da forno.
Procedimento: Tagliare il
torso delle melanzane, lavarle sotto l’acqua corrente e dividerle a metà nel
senso della lunghezza. Riporle su una placca da forno, o in una teglia con i
bordi bassi, ricoperta con carta da forno. Praticare dei tagli non profondi in
un senso e nell'altro nella polpa a creare una sorta di reticolo.
Sbucciare gli spicchi d'aglio, tagliarli a pezzetti e introdurli nei tagli fatti nella polpa. Condire con
il sale, il pepe, l’olio e l’origano e cuocere per circa 40 minuti in forno
preriscaldato a 200° C. Accertarsi della cottura infilzando uno spiedo di
legno, che deve penetrare con facilità nella polpa.
Servitele tiepide come antipasto o come contorno.
Buone cose estive a tutti!
Suggerimento: una volta cotte
potete svuotare le melanzane dalla polpa, tritarla e realizzare un paté da
servire con dei crostini di pane rustico oppure, aggiungendo 2 cucchiai di olio
EVO, condirci gli spaghetti o il riso bollito.
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