Uno degli ingredienti più diffusi
in qualsiasi cucina del mondo sono le patate. Anche quella siciliana non si esonera e annovera tanti piatti tipici in cui vengono impiegate: “a sfincione”; glassate; “a gattò”.
La patata è un tubero generalmente liscio,
picchettato da germogli in nuce che sembrano piccoli occhi. Tanto che, quando
mi appresto a sbucciarle, ho come l’impressione di essere osservata da tanti
sguardi languidi, speranzosi di non essere spenti. Ma, lo sapete bene, la
cucina è un ambiente violento, pieno di coltelli pronti a sferzare il loro
taglio mortale. È un duro lavoro, soprattutto se vuoi preparare una delle
specialità della cucina tradizionale palermitana: la pasta con le patate.
Non
vi confondente, non è la “pasta alla glassa”, bensì una minestra molto densa. Gli chef stellati, la definirebbero "risottata". Per me, il termine corretto è “maccusa”. L’ho imparata dalla mia mamma e oggi la voglio condividere con
voi.
Ingredienti (per 4
persone): 400 gr di spaghetti o di margherite spezzate; 6 belle patate; 1
grossa cipolla bianca; 2 carote; 1 spicchio d’aglio (facoltativo); 200 gr. di
caciocavallo siciliano stagionato; olio extravergine d’oliva; sale e pepe.
Procedimento: Pelate
le patate e riducetele in cubetti. Sbucciate la cipolla e tritatela. Lo stesso
fate con le carote. Mettetele, con lo spicchio d’aglio intero, in una pentola
capiente con l’olio. Fate soffriggere a fuoco moderato, fin quando la cipolla
non sarà trasparente e comincerà a prendere un bel colore dorato.
Ora
aggiungete le patate, fatele rosolare per qualche minuto ed aggiungete
abbondante acqua calda. Salate e pepate e fate cuocere finché le patate non
saranno ben cotte. Nel frattempo, spezzate la pasta che aggiungerete
direttamente nel “brodo” di patate. Fatela cuocere stando attenti a che non si
attacchi. Potete aggiungere altra acqua nel caso sia troppo densa, ma ricordate
che deve risultare ben densa. Un paio di minuti prima che la pasta sia cotta,
aggiungete il formaggio tagliato anch'esso in cubetti. Mescolate, spegnete la
fiamma e fate riposare, coperta, per qualche minuto.
Servite ben calda spolverizzando,
se volete, con un altro po’ di pepe nero e con qualche fiorellino di rosmarino.
Buone cose "maccuse" a tutti.
Suggerimenti: ho potuto constatare come, fuori dalla Sicilia,sia difficile trovare il caciocavallo prodotto nella nostra splendida terra. Potete quindi sostituire questo formaggio con un altro a pasta dura di latte vaccino come il Montasio stagionato o simili, ovvero, cambiare totalmente tipologia e usare una scamorza affumicata.
Suggerimenti: ho potuto constatare come, fuori dalla Sicilia,sia difficile trovare il caciocavallo prodotto nella nostra splendida terra. Potete quindi sostituire questo formaggio con un altro a pasta dura di latte vaccino come il Montasio stagionato o simili, ovvero, cambiare totalmente tipologia e usare una scamorza affumicata.
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