Sfince di "prescia" |
A
Palermo la parola sfincia evoca San Giuseppe, in onore del quale sono state
create delle morbide “spugne” che vengono “inchiappate” (sporcate) con la crema
di ricotta e decorate con i canditi. Ma in verità di sfince ce ne sono di
diverso tipo e per ogni occasione: quelle di riso, quelle di “prescia”, con le
patate o con la zucca; insomma, un solo piatto, tante varianti.
L’8
dicembre, giorno dedicato alla Madonna e che apre il lungo periodo delle
festività natalizie, è tradizione fare le sfince cosiddette di “prescia”,
ovvero delle sfere di pasta lievitata e fritta che poi vengono ricoperte di
zucchero semolato e cannella. Queste semplici frittelle, tramandateci dagli
Arabi, hanno una forma irregolare e una morbidezza tale da farle somigliare a
delle spugne, tanto che il loro nome è mutuato dal latino “spongia”.
A
casa mia non sono mai mancate, riesco ancora a vedere mia nonna Nella in cucina
intenta a sbattere bene l’impasto e a mostrarmi la giusta consistenza per ottenere
una buona riuscita delle sfince, che non devono assorbire olio ed essere
soffici e profumate.
Bene,
voglio condividere con voi la ricetta della mia famiglia che prevede l’utilizzo
delle patate bollite.
Ingredienti:
350 gr. di farina 00; 200 gr. di patate; 1 uovo; 25 gr. di lievito di birra;
circa 200 ml. di acqua; 1 cucchiaino di zucchero; una presa abbondante di sale;
olio di arachidi per friggere; zucchero semolato e cannella q.b.
Procedimento:
Per prima cosa, lessate le patate, sbucciatele e passatele allo
schiacciapatate. Sciogliete il lievito in 100 ml d’acqua tiepida a cui avrete
aggiunto anche lo zucchero (serve per attivare i lieviti).
Mettete la farina e
il passato di patate in una terrina capiente con i bordi alti - può andare
bene, all’occorrenza, anche una bacinella – fate il classico buco nel mezzo e
aggiungete l’uovo e l’acqua con il lievito. Cominciate ad impastare con l’aiuto
di una forchetta e poi continuate con le mani, sbattendo bene l’impasto fino a
quando non formerà le prime bolle (ci vorranno circa 20 minuti).
A questo punto
aggiungete il sale, lavorate l’impasto per altri 10 minuti e, quindi, avvolgete
il contenitore in una coperta. Lasciate lievitare per circa 2 ore o fino a
quando il composto non avrà raddoppiato il volume.
Scaldate
l’olio nella friggitrice o in una casseruola con i bordi alti, le sfince devono
galleggiare nell’olio per avere una cottura ottimale, quindi cominciate a
friggere le “palline”: con un cucchiaio prendete un po’ di impasto e con
l’aiuto di un dito fatelo cadere nell'olio bollente.
Lasciatele friggere fino a
quando non avranno un bel colore dorato. Scolatele con una schiumarola e
mettetele su della carta assorbente per eliminare l’unto in eccesso. Quando
saranno tiepide, riponetele in un contenitore dove vi verrà facile mescolarle,
e aggiungete zucchero semolato e cannella in quantità (devono essere tutte
ricoperte). Disponetele in un bel piatto da portata e servitele accompagnate da
un buon Marsala secco o con un distillato.
Suggerimenti: Per capire se l'impasto ha la giusta consistenza, chiudete la mano in un pugno e se l'impasto forma una sorta di pallina che esce tra indice e pollice avete raggiunto l'obiettivo.
Altro suggerimento, se quando friggete le sfince in ogni cucchiaio di composto aggiungete un
pezzetto di acciuga e un cubetto di caciocavallo semi stagionato o di tuma,
otterrete un ottimo antipasto da servire anche come sfizioso aperitivo. Potete
anche variare gli ingredienti seguendo la vostra fantasia e i vostri gusti.
Buone
cose fritte a tutti
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