Raccontare la Sicilia è difficile come lo è questa grande isola. Una
lunga storia, una terra ricca, tante tradizioni.
Un aiuto per la comprensione della sua straordinarietà ci
viene dalla gastronomia. Ogni piatto siciliano è di fatto uno story-telling più
eloquente di mille parole. In ognuno di essi troviamo la Trinacria e la sua
storia con le numerose dominazioni, il suo territorio con i suoi monumenti, il suo folklore con i suoi colori.
La ricetta che vi presento oggi ne è, per me, esempio
perfetto. La faccia dai tratti ancestrali della cernia, infatti, ricorda la
maschera fenicia di Mozia o gli elmi dei punici; la sua preferenza per le
grotte il Ciclope di Catania e le sirene di Ulisse; la passolina o uva di
Corinto la dominazione Ellenica e le sue tragedie; i colori degli ingredienti
ricordano i tessuti arabi e le storie fantastiche di sultani e principesse.
Questo secondo dunque, così come l’ho pensato, racconta per
immagini e sinestesie la mia terra opulenta, meravigliosa e tragica.
Mi auguro allora che apprezzerete la mia ricetta della Cernia al forno con passolina e pinoli.
Ingredienti: 1 kg e mezzo di Cernia; 2 pomodori ramati; 1 grossa cipolla rossa di Partanna; un pugnetto di capperi di Pantelleria sotto sale; 20
gr. di passolina e pinoli; il succo di ½ limone; olio extra vergine d’oliva;
sale e pepe.
Procedimento: Eviscerate e squamate la cernia. Dissalate
i capperi in acqua tiepida, lasciandoli in infusione per qualche minuto e
ripetendo l’operazione per almeno tre volte. Mettete la passolina in ammollo per
farla rinvenire.
Ricoprite una pirofila con carta forno bagnata e strizzata
ed ungetela con un po’ di olio d’oliva. Nettate la cipolla e il pomodoro e riducete,
la prima in fettine e il secondo in cubetti.
Adesso, riponete il pesce nella pirofila ed incidetene la
carne, da entrambi i lati, con tre tagli obliqui. Salatelo e pepatelo da
entrambi i lati.
Ricopritelo con la cipolla a fettine e il pomodoro, salando
leggermente. Aggiungete i capperi, la passolina e i pinoli ed aspergete il
tutto con il succo del limone passato al colino. Irrorate con un altro po’ di
olio d’oliva e riponete la pirofila in forno già caldo a 180° C.
Cuocete per circa 45 minuti (si calcola un quarto d’ora per
ogni mezzo chilo) avendo cura, a metà cottura, di bagnare la cernia col suo
sugo di cottura.
Portate la cernia in tavola direttamente nel recipiente di
cottura e servitela distribuendo per ogni piatto il condimento ed il suo squisito
sughetto.
Suggerimenti: potete aggiungere, se vi piace, anche ½ bicchiere
di vino bianco secco come un Grillo ad esempio. Io non lo utilizzo perché non
amo il retrogusto che lascia l’alcool nel cibo soprattutto nelle cotture in
forno.
Buone cose ancestrali a tutti!
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