lunedì 31 marzo 2014

Caponata of Artichockes


"I Have some American guests to House 500g. what they would want a typical palermitan supper for Thursday 13 February. Are you free for that date?". "I don't remember, it waits for control the diary. Yes, ok, I’m free."

And so, in fibrillation and some embarrassed, position of food and wine I have presented that day to the family Grunewald. There were all the generations: the founder, their sons, a nephew and an aunt. Relaxed, who on the couch, who around in the room, they have welcomed me with joviality and funny smiles.

I have started throw out the provisions from the packages: Sardinians' meatballs, panelle, caponata of artichokes, salad of fennels and oranges with vinaigrette to honey and mustard, ragout to the Sicilian way - that with the touches of meat and sausage, to intend us - to serve with the fresh noodles done by me, parfait of almonds.

While I was being busy to organize me in the kitchen, I have realized that the guests had some hunger and I have asked: "formal or informal supper?". They unanimously answered me in almost choral way: "Informal."
Loosened the ice (very it also loosened in the glasses) and, that evening, a started as unexpected as extraordinary friendship with the "marvelous Grunewald".

To that point I have started to serve the appetizers and to chat with them.

I must confess that convict was the caponata of artichokes and therefore, wishing me that can have the same benefits effects for the one who prepares and offers it, here is the recipe.

Caponata di Carciofi


“Ho degli ospiti americani a Casa 500g. che vorrebbero una cena tipica palermitana per giovedì 13 febbraio. Sei libera per quella data?”. “Non ricordo, aspetta controllo l’agenda… si, ok, libera”.

E così, in fibrillazione e un po’ impacciata, carica di cibo e vino mi sono presentata quel giorno alla famiglia Grunewald. C’erano tutte le generazioni: i capostipite, i figli, un nipote e una zia. Rilassati, chi sul divano, chi in giro per la stanza, mi hanno accolto con giovialità e grandi sorrisi.

Ho cominciato a tirar fuori le vettovaglie dai pacchi: polpette di sarde, panelle, caponata di carciofi, insalata di finocchi e arance con vinaigrette al miele e mostarda, ragout alla siciliana – quello con i tocchi di carne e salsiccia, per intenderci – da servire con le tagliatelle fresche fatte da me, parfait di mandorle.

Mentre ero indaffarata a organizzarmi in cucina, mi sono accorta che gli ospiti avevano un po’ di fame ed ho chiesto: “cena formale o informale?”. Mi risposero unanimemente in modo quasi corale: “Informal”.
Si sciolse il ghiaccio (molto se ne sciolse anche nei bicchieri) e, quella sera, cominciò un’inaspettata quanto straordinaria amicizia con i “meravigliosi Grunewald".

A quel punto ho cominciato a servire gli antipasti e a chiacchierare con loro.

Devo confessare che galeotta fu la caponata di carciofi e dunque, augurandomi che possa avere gli stessi benefici effetti per chi la prepara e offre, ecco la ricetta.

Quel nome "scomodo" dei dolci pasquali di San Fratello


Sono stata titubante se scrivere o meno questo articolo. Poi la decisione, mettendo da parte qualsiasi tipo di moralismo e di senso del pudore (e anche, in qualche modo, il buongusto).
"Pudore?" - vi chiederete - "E perchè mai dovresti avere pudore nello scrivere una ricetta o nel parlare di cucina?".Perchè vi voglio parlare del dolce tipico pasquale di San Fratello, paesino normanno allocato sui bellissimi Monti Nebrodi in provincia di Messina.
"E che ci sarà di scandaloso in un dolce pasquale?" - continuerete a chiedervi.
Be' effettivamente qualcosa di scandaloso c'è in questi biscotti fatti con farina 00, uova, zucchero, strutto, lievito, vanillina, latte e semi di anice, che prendono diversi nomi a seconda delle zone di produzione: "Pupi cu l'uovu" a Palermo, i "Cudduri" nella Sicilia Orientale, "Cannati o cannatieddi" nel trapanese (ma anche a Carini), "Panaredda" o "Palummedde" in altre province siciliane, "Pupiddi" in Calabria.
A San Fratello, invece, si chiamano "Pumpjii", "Pumpini".
L'ho scoperto qualche tempo fa grazie al mio amico Zino Citelli, il quale ha raccontato un episodio esilarante che aveva come soggetto tali biscotti sanfratellani e un suo amico medico, al quale dopo avere fatto una consulenza gratuita hanno detto: "Dutturi, visto chi un si vole pajari, ci fazzu fari quattru pumpini ri me' figghia". Sfido maliziosamente qualunque uomo a rimanere indifferente davanti a tale tipo di proposta e anche la faccia del dottore tradì un attimo di smarrimento.
Il nome molto probabilmente deriva dal termine dialettale "pumpìan", che indica qualcosa fatta in pompa magna. Ha chiare origini francesi o, meglio, gallo-italiche dato che San Fratello è stata ripopolata in era normanna da soldati coloni lombardi, che hanno lasciato in eredità questo nome "scomodo" a tali dolci sanfratellani.
Questa è la mia personale ricetta:

martedì 25 marzo 2014

Fillet of pork with sesam seeds


Blond, elegantly dowdy, ironic and amusing but with the melancholy (when they are not crazy) eyes, thirsty of life, curious of art, overwhelming and careful to the particular ones. He has arrived by chance to me and not by chance if he has gone of there. But he has remained me inside because we have in common so much among which the passion for the meat of pork.
It is to him that i have thought  when I have prepared this dish, ideally offering him.

Here is the recipe of Fillet of pork with sesam seeds
Light, protein, tasty and ready in few minutes the fillet of pig is one of that touches of meat that however you cook it… it will be a success.

Soft and savory, all it takes is accompanying it with a salad to have a second dish like a great gourmet.

Ingredients: 1 fillet of whole pig; 150 g. of seeds of raw sesamo; 2 spoons of olive oil or a 20 g. of butter; salt and pepper q.b.

Procedure: To eliminate the possible fat from the fillet and to pass it to the natural one in the seeds of sesamo. To heat a frying pan that can also go to oven and in which enters in full.

To brown the flame vivacious meat from all the parts for about 10 total minutes. To remove from the fire and to bake to 180° C. for 15/20 minutes.

To serve cut to tournedos of 3 cms of thickness, to salt and to pepper with moderation and to serve with a fresh salad or with the contour that more you preferred.

Good supper!!!

NotesLight, protein, tasty and ready in few minutes the fillet of pig is one of that touches of meat that however you cook it… it will be a success.

Soft and savory, all it takes is accompanying it with a salad to have a second dish like a great gourmet.

NUOVO RACCONTO...PICCANTE E SPUMOSO


Un nostro lettore e mio amico personale, Giuseppe Inzerillo, ha inviato un nuovo racconto per "Racconti in Pentola".
Leggetelo. Vi stupirà piacevolmente con una prosa scorrevole e intrigante...e anche un po' osé.
Buona lettura!

"La sacra unione" di Giuseppe Inzerillo

Era come un mantra. Quella zoccola della mamma, che se ne era fatti tanti – e continuava, a dispetto dell’età, a mantenersi più attiva di tante giovani pollastre – lo recitava in continuazione: dìvide et ìmpera.
- Il potere, miei adorati virgulti, si mantiene solamente separando. Voi, invece, siete desinati a unire ciò che Dio ha voluto restasse diviso.
Erano costretti ad ascoltarla sempre senza replicare, consolidando nella genitrice quel senso di superiorità che, detto fuor di metafora, dava loro sempre più fastidio. Sapeva sempre tutto lei, quella sgallettata che si divertiva coi maschietti della zona e lo avrebbe fatto fino alla fine dei suoi giorni.

martedì 18 marzo 2014

Filetto di maiale al sesamo


Leggero, proteico, saporito e pronto in pochi minuti il filetto di maiale è uno di quei tocchi di carne che comunque lo cucini sarà un successo.

Morbido e gustoso, basta accompagnarlo con un’insalata per avere un secondo piatto da gourmet.

Ingredienti: 1 filetto di maiale intero; 150 g. di semi di sesamo crudi; 2 cucchiai d’olio d’oliva o una 20 g. di burro; sale e pepe q.b.

Procedimento: Eliminare l’eventuale grasso dal filetto e passarlo al naturale nei semi di sesamo. Riscaldare una padella che possa andare anche in forno e  in cui entra per intero. Rosolare la carne a fiamma vivace da tutte le parti per circa 10 minuti totali. Togliere dal fuoco ed infornare a 180° C per 15/20 minuti.



Servire tagliato a tournedos di 3 cm di spessore, salare e pepare con moderazione e servire con una fresca insalata o con il contorno che più si preferisce.


Buona cena!

lunedì 17 marzo 2014

Asparagus to the vapor with omelet maltreated with curcuma


In odor of Spring and desire to reenter in my beautiful jeans that don't enter anymore, I have thought a healthy, fast and very tasty recipe. The spicy note and the color of the curcuma will enrich this dish with an unusual exotic feature.


As usual, my recommendation is that to use fresh ingredients and of which can possibly verify the origin of it.

Says this, footstep immediately to write you the recipe.


Asparagi al vapore con omelette strapazzata alla curcuma


In odor di Primavera e di voglia di rientrare in dei bellissimi jeans che non mi vanno più, ho pensato una ricetta sana, veloce e molto saporita.
La nota speziata e il colore della curcuma arricchiranno questo piatto con un insolito tratto esotico. Come al solito, la mia raccomandazione è quella di usare ingredienti freschi e di cui possibilmente possiamo accertarne la provenienza.

Detto questo, passo subito a scrivervi la ricetta.

lunedì 3 marzo 2014

Bavette (pasta) with arugola pesto sauce

Arugula - Eruca sativa - or rocket is an herb fresh spicy taste that depopulated in the dishes of Italian restaurants and pizzerias since the fateful Eighties. This is so as to be inflated, and frankly, when the waiter shows me the dish chosen concluding with the famous words "on a bed of arugula," I take a sort of cold shiver and I feel my taste in solidarity with my neurons irritated.

The rocket, in truth, it tastes good and is very agreeable in salads or enjoyed some of the natural deep in a simple vinaigrette or, as I have been able to do thanks to my friend Matthew Grunewald, in an exquisite Japanese sesame sauce. But it is also great cooked, boiled and sauté with garlic, oil and chilli or reduced in pesto order to flavor a good plate of pasta.

And then, when my dear friend Angela, called me saying "I've got some fresh arugula from the garden of my brother and I have you prepared a bag. Do you want it? "My neurons were excited rather than nervous and they made me respond in the only way permitted" Of course, I want it". And it was so much that I and my friends could taste in all possible ways.

And now the recipe for pesto, simple, quick and tasty .

News for foreigners - Novità "forestiere"



Here is a new one. For today I will write the recipe, or better yet, I will try to write in English because I also have not-Italian readers, who have reproached me because I only write in Italian. Among them are friends who, I am sure, will correct my possible, maybe even probable number of errors.

To begin: start with the recipe for arugula pesto, but slowly I will try to translate the other.


I wish all a good read, accompanied by a little “patience”, I'm hoping not you won't make mistakes too.

A very special thanks goes to Gray, my "perfectable" sunshine from Georgia (USA)

C’è una novità. Da stasera le ricette le scriverò, o meglio tenterò di scriverle, anche in inglese visto che ho anche dei lettori non italiani, che mi hanno rimproverato perché scrivo solo nella mia lingua. Tra di loro ci sono anche degli amici che, sono certa, mi correggeranno nei miei possibili, molteplici errori.

Inizio con la ricetta del pesto di rucola, ma piano piano proverò a tradurre anche le altre.

Auguro a tutti una buona lettura, accompagnata da un po’ di pazienza, sperando di non sbagliare troppo.

Bavette con pesto di rucola

La rucola Eruca sativa - o ruchetta (a volte trasformata in rughetta) è un’erbetta fresca dal gusto piccante che spopola nei piatti dei ristoranti e delle pizzerie italiane sin dai fatidici anni Ottanta. È così presente da essere inflazionata e, sinceramente, quando il cameriere mi illustra il piatto prescelto concludendo con la fatidica frase “su un letto di rucola”, mi prende una sorta di brivido freddo e sento le mie papille solidarizzare con i miei neuroni irritati.

La rucola, in verità, ha un buon sapore ed è molto gradevole in alcune insalate o gustata al naturale bagnata in una semplice vinagrette o, come ho potuto fare grazie al mio amico Matthew Grunewald, in una squisita salsa di sesamo giapponese. Ma è eccezionale anche cotta, lessata e ripassata in padella con aglio, olio e peperoncino oppure ridotta in pesto per condire un buon piatto di pasta asciutta.

E, quindi, quando mi ha telefonato la mia carissima Angela dicendomi “Ho della rucola fresca dell’orto di mio fratello e te ne ho preparato un sacchetto. La vuoi?”, i miei neuroni piuttosto che innervosirsi si sono eccitati e mi hanno fatto rispondere nell’unico modo lecito “Certo che la voglio”. Ed era talmente tanta che l’ho potuta degustare e fare degustare in tutti i modi possibili.

Ed ora la ricetta del pesto, semplice, rapida e saporita.